PSICOTERAPIA E NATURA: QUALE LEGAME? 

 

“La natura è il combustibile dell’anima. Spesso quando ci sentiamo affaticati o stanchi beviamo caffè, tuttavia la ricerca suggerisce che per ricaricare le batterie è molto più fruttuoso stare nella natura”.  (Richard Ryan)

 

Oggigiorno viviamo perlopiù in contesti urbani e spendiamo la maggior parte del nostro tempo in uffici, classi, case, luoghi chiusi in città strette. Ci siamo sempre più adattati a questo stile di vita, lontano da spazi aperti e contesti naturali.

Alcuni studi (e.g. Pergams & Zaradic, 2007) hanno dimostrato che, negli ultimi 20 anni, il tempo speso in contesti naturali è diminuito drasticamente del 25%.  Sicuramente, l’avanzare della tecnologia ha una grande influenza su questo aspetto. Le scorse generazioni dedicavano molto tempo libero all’aria aperta, a giocare in cortili, parchi e boschi. Oggi, invece, si vedono centri commerciali sempre più affollati e ragazzi sempre più attratti da video games e televisione.

Il crescente vuoto esistenziale, solitudine e crisi di valori, possono anche essere spiegati dalla perdita di contatto con le nostre radici più profonde, il nostro appartenere alla Terra. Siamo esseri naturali, non artificiali. La nostra umanità e vitalità sono strettamente legate alla Terra, con la quale si è in connessione profonda e autentica.

La consapevolezza dell’importanza del contatto con la natura per il benessere psicofisico dell’individuo è molto antica, ma nell’ambito scientifico contemporaneo emerge solo negli anni ’90, con il nome di ecopsicologia. Questa disciplina concepisce il benessere della persona come intimamente connesso al legame con la natura e si fonda sulla ri-scoperta di tale legame e del sentimento di appartenenza alla Terra.

 

Ma quali sono i benefici dello stare immersi in contesti naturali? Eccone elencati alcuni.

1. Sensorialità: i sensi vengono stimolati e risvegliati quando si è in contatto con la natura. L’aria pulita, suoni naturali, colori calmi e rilassanti (verde, giallo, azzurro), sono tutti aspetti che il nostro corpo percepisce direttamente, ritrovando coerenti con la propria funzionalità vitale di base.

2. Emozioni: la stimolazione sensoriale naturale consente l’emergere di emozioni, sensazioni, immagini, ricordi, quando si è in un contesto accogliente e rilassante. In aggiunta, l’aria pulita e il rilassamento influenzano il modo di respirare, rendendolo più ampio e profondo, e permettendo così un maggior contatto col proprio mondo emotivo.

3. Aumento della vitalità e del buonumore: il contatto con la natura stimola la produzione di serotonina, neurotrasmettitore che è implicato nella regolazione del tono dell’umore. È stato dimostrato scientificamente (Ryan et al, 2010) che il semplice contatto con la natura rende le persone più attive e vitali. Questo beneficio aumenta se si effettua anche attività fisica all’aperto.

4. Aumento del benessere psichico: stimolazione sensoriale rilassante, contesto accogliente, incremento della serotonina e respirazione ampia sono tutti aspetti che favoriscono la diminuzione dello stress. Pensate che in Giappone esiste una pratica chiamata Shinrin-yoku (letteralmente “bagno nella foresta”) utilizzata in periodi di forte stress. La ricerca dimostra che tale pratica riduce i livelli d’ansia e di depressione (Morita et al., 2006).

5. Aumento della consapevolezza e dell’attenzione: il processo di crescita personale, con la scoperta di nuovi aspetti del sé e di parti dimenticate, è agevolato se effettuato in un contesto naturale. I suoni gentili e rilassanti della natura aumentano la nostra capacità di percepire e selezionare gli stimoli esterni. L’ambiente urbano, al contrario, è caratterizzato da eventi e suoni artificiali improvvisi che interferiscono con il nostro livello di attenzione.

6. Senso di appartenenza: il contatto con l’ambiente naturale permette di aumentare il senso di appartenenza al mondo e diminuire quel sentimento di solitudine e di vuoto esistenziale. Non siamo soli, siamo tutti collegati e apparteniamo ad un mondo che accoglie ed include. Vi è di conseguenza un miglioramento nella percezione del sé e del senso di integrità personale.

 

Perché psicoterapia in natura?

 

Nella mia visione della terapia, psicoterapia e natura sono due aspetti che si avvalorano a vicenda. Da un lato la psicoterapia come cura dell’anima e, dall’altro, la natura come forza che genera, essenza e qualità insita in ciascun essere vivente. Per prendersi cura di se stessi c’è bisogno di entrare in contatto con la propria essenza e di essere consapevoli di quella forza autogenerativa e autoregolativa che è in ognuno di noi.

Nei percorsi di psicoterapia outdoor avrai la possibilità di fare nuove esperienze, sperimentare quel senso di appartenenza che tanto manca, ritrovare la bellezza e la forza dell’ambiente che ti circonda (e di te stesso!), potrai camminare, respirare, ascoltare il vento, il sole e la pioggia, potrai accogliere ed essere accolto.

Non c’è bisogno di trasferirsi in campagna, di lasciare la città per usufruire di tali benefici. Londra, come altre città, offre tanti spazi verdi e accoglienti. Puoi iniziare trovando un parco, un giardino, un orto botanico, qualsiasi spazio che ti permetta di stabilire una connessione con elementi naturali… e quindi  con te stesso.

 

Riferimenti Bibliografici

  • Vitalizing effects of being outdoors and in nature (Ryan et al., 2010).
  • Evidence for a fundamental and pervasive shift away from nature-based recreation (Pergams & Zaradic, 2007).
  • Psychological effects of forest environments on healthy adults: Shinrin-yoku (forest-air bathing, walking) as a possible method of stress reduction (Morita et al., 2006)
  • The Voice of the Earth: An Exploration of Ecopsychology (Roszak T., 1999)